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al testo proposto da Luciano Stefanelli
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Quando bacio il tuo labbro profumato, cara fanciulla, non posso obliare che un bianco teschio vi è sotto celato.
Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso, obliar non poss'io, fanciulla cara, che vi è sotto uno scheletro nascoso.
E nell'orrenda visione assorto, ovunque io tocchi, o baci, o la man posi, sento sporgere le fredde ossa di un morto.
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